Home News Unioni civili, Medici cattolici: rischio manomissione famiglia
Unioni civili, Medici cattolici: rischio manomissione famiglia

Unioni civili, Medici cattolici: rischio manomissione famiglia

21
0

“Dal modello di famiglia tribale al modello di famiglia allargata, passando per la famiglia patriarcale e quella ‘nucleare’, intesa come cellula fondamentale dell’attuale tessuto sociale”.

Su questo tema, medici, giuristi ed esperti si confronteranno in un incontro-dibattito dal titolo: “La famiglia che verra’”, organizzato dal dr. Mario Ascolese, presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani sez. Campania, in collaborazione con la diocesi di Nocera Inferiore-Sarno e il Comune di Pagani, in programma sabato 13 Febbraio 2016 ore 15.00 in Pagani (Sa), nell’auditorium del Teatro “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori”.

Introdurra’ i lavori Salvatore Bottone, sindaco di Pagani. Presentera’ e moderera’ il dr. Mario Ascolese.

Relazioneranno: il prof. Mario Salisci, docente di Sociologia dei processi culturali all’Universita’ Lumsa di Roma (La crisi della famiglia ai nostri giorni); il dr. Giancarlo Cerrelli, consigliere centrale Unione Giuristi Cattolici Italiani (Ideologia del gender e sue ricadute giuridiche sulla famiglia) e il prof. Filippo Maria Boscia, presidente nazionale Associazione Medici Cattolici Italiani (Dalla parte dei piu’ piccoli: protagonisti senza voce).

Concludera’ S. E. Mons. Giuseppe Giudice, vescovo della Diocesi di Nocera Inferiore – Sarno.

“A rendere piu’ complessa la comprensione delle dinamiche evolutive, oggi c’e’ l’apparire all’orizzonte di ideologie, quali quella del gender, che stravolgono il concetto di famiglia nella sua piu’ intima essenza – dichiarano in una nota congiunta il prof. Filippo Maria Boscia e il dr. Mario Ascolese -. Matrimonio e famiglia non sono una costruzione sociologica casuale, frutto di particolari situazioni storiche ed economiche”.

“Il matrimonio come istituzione non e’ quindi un’indebita ingerenza della societa’ o delle autorita’, e’ invece esigenza intrinseca del patto dell’amore coniugale e della profondita’ della persona umana. E’ un patto e non un fatto: il fatto puo’ essere espressione anche di una liberta’ anarchica che si fa passare a torto per vera liberazione dell’uomo e che si fonda su una banalizzazione del corpo, che include la banalizzazione dell’uomo. Il pericolo piu’ grande di questa deriva e’ il totale oscuramento dell’attore principale: il nascituro, protagonista senza voce. E’ proprio lui che merita sostegno in una famiglia nella quale non sia rotta la sacralita’ del vincolo fra soggetti di sesso diverso, ovvero tra un uomo e una donna”, conclude la nota.

(21)

tags:

By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close