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Guerra di troni senza né buoni né cattivi

Guerra di troni senza né buoni né cattivi

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In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto, con vari, epici protagonisti, buoni e cattivi, usciti dalla penna di George R.R. Martin (definito il “Tolkien americano”), uomini e donne sono tutt’altro che freddi e glaciali.
Spinti a volte da impulsi carnali, altre da logiche politiche, altre ancora solo dalla loro indole umana, i protagonisti di questa saga sono riusciti, in sole dieci puntate (tanto è stata lunga la prima stagione trasmessa su Sky Cinema 1 dall’11 novembre al 9 dicembre 2011 ), a conquistare il pubblico di tutto il mondo.
La serie televisiva statunitense prodotta e trasmessa da HBO a partire dal 17 aprile 2011, nata come trasposizione televisiva del ciclo di romanzi fantasy Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song of Ice and Fire) di George R. R. Martin, ora si appresta, dal 1° aprile prossimo, alla sua seconda stagione.
La location scelta per le riprese è stata l’Islanda, con i suoi scorci nascosti, i ghiacciai giganteschi che si ergono sulle teste dei protagonisti, i raggi del sole che ridisegnano le silhouette delle cime frastagliate delle montagne.
Ne è venuto fuori un singolare prodotto a metà strada tra “Il signore degli anelli” e “Dinasty”, tutto sesso e giochi di potere, ambientato in un mondo fantastico ed ambiguo, con uno dei personaggi chiave, Peter Dinklage, che è un vero nano, così bravo da conquistare l’Emmy come miglior attore non protagonista: la prima volta che accade.
Subdole congiure di palazzo, umorismo quasi sempre sadico e spietato, nessuna concessione al buonismo di maniera, un senso di ineluttabilità e di fatalità che domina su tutto facendo scattare il meccanismo della curiosità nello spettatore: questi i caratteri principali della serie.
La prima stagione si svolge nei Sette Regni di Westeros, dove dall’intrigante sud al selvaggio oriente, fino alle lande ghiacciate del nord, impazza una lotta senza esclusione di colpi, in cui re e regine, cavalieri e ribelli, uomini leali e feroci traditori, si affrontano per la conquista del potere in un “gioco di troni” tra le principali dinastie. Il conflitto oppone in particolare le casate Stark, Lannister e Targaryen, che si affrontano senza pietà per il Trono di Spade.

Il tratto distintivo della serie è che gli eroi destinati a salvare le sorti del mondo qui non esistono. Ci sono uomini e donne che, con le scelte, l’istinto, l’onore, le alleanze, l’odio e l’amore, tessono la sorte dei vari regni. Tutto è epico, denso di luoghi, regni immaginari e infinite diramazioni genealogiche. Naturalmente è presente l’elemento magico senza mai però prevaricare il racconto, l’ambientazione è immaginaria ma l’intreccio, al di là di qualsiasi suggestione visiva, appare sempre assolutamente contemporaneo. La sceneggiatura è stratificata e complessa, eppure convincente e mai intricata. Del resto, la stessa saga di Martin è estremamente vasta e ogni suo romanzo è lungo come i tre volumi de “Il Signore degli Anelli”.
Martin aveva ricevuto diverse proposte di adattamenti cinematografici della sua opera, ma aveva sempre rifiutato, dal momento che un film non sarebbe bastato a contenere la trama. Inoltre, un altro problema sarebbero state le numerose scene di sesso e violenza, difficilmente ammesse sul mercato cinematografico.
Il 16 gennaio 2007 il settimanale Variety segnalò l’acquisto da parte dell’emittente televisiva statunitense HBO dei diritti per un adattamento della saga sul piccolo schermo.
Per dirigere la prima stagione Benioff e Weiss si sono affidati a quattro diversi registi: Tim Van Patten (episodi 1 e 2), Brian Kirk (episodi 3, 4 e 5), Daniel Minahan (episodi 6, 7 e 8) e Alan Taylor (episodi 9 e 10).
Il casting della prima stagione, costata fra i 50 e i 60 milioni di dollari, già ampiamente superati, è composto da: Sean Bean (Il Signore degli Anelli) che è Eddard Stark, Mark Addy (The Full Monty), Re Robert Baratheon, Peter Dinklage (The Station Agent) ,che interpreta Tyrion Lannister, Lena Headey (Terminator: The Sarah Conner Chronicles), Cersei Lannister, Michelle Fairley (Harry Potter and the Deathly Hallows) , Catelyn Tully; Kit Harington (Greys Inbetween), Jon Snow, Nikolaj Coster-Waldau (New Amsterdam), Jaime Lannister, Emilia Clarke (Triassic Attack), Daenerys Targaryen, Harry Lloyd (Robin Hood), Viserys Targaryen, Iain Glenn (Kingdom of Heaven, ) è Jorah Mormont. E ancora Richard Madden (Hope Springs), Alfie Owen-Allen (Atonement), Rory McCann (Alexander), Ron Donachie (Comfort and Joy), Jason Momoa (Conan), Jack Gleeson (Batman Begins).
Per la seconda stagione sono stati scelti i registi Alan Taylor, Alik Sakharov, David Petrarca, David Nutter e Neil Marshall. Martin, l’autore della saga, che oggi ha 63 anni, ha anche sceneggiato e da solo, la puntata dedicata alla battaglia delle Acque Nere, intitolata appunto Black Water.
Con il titolo “il trono di spade”, è stato pubblicato lo scorso anno il primo volume del libro di George R.R. Martin “Le cronache del ghiaccio e del fuoco”, saga in sette volumi, iniziata nel 1991 e con prima pubblicazione nel 1996, trasdotta in più di venti lingue e venduta in 50 milioni di copie in tutto il mondo.
Il diavolo, dicono, si annida nei dettagli ed il primo libro della saga di Martin contiene moltissimi diavoli, ognuno dei quali è pronto a mordere se non si presta attenzione.
“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori,le cortesie, l’audaci imprese io canto…” è l’incipit de “L’Orlando furioso”, ma andrebbe benissimo per aprire questo racconto.
Un fantasy a tratti crudo e brutale, che ricorda da vicino gli orrori del medioevo, rendendo tutto più realistico e credibile.
“Il trono di spade ” è ambientato, come detto, nei Sette Regni di Westeros, dove, 15 anni prima dell’inizio delle vicende narrate in questo primo capitolo, aveva avuto luogo una sanguinosa guerra civile, per deporre Re Aerys II, “il folle “, e al quale succede un giovane e forte Robert Baratheon. Il prologo si apre nella zona più a nord, La Barriera, un confine che tiene a bada gli Estranei e le creature che popolano le foreste, dove il freddo è signore e padrone incontrastato.
Conosciamo tre uomini completamente vestiti di nero, che fanno parte della confraternita dei guardiani della notte: uno si trasformerà, uno morirà e il terzo, impazzito, diserterà. Cambio di stile, la narrazione seguirà l’alternarsi del punto di vista dei personaggi principali.
Bran, Catelyn, Daenerys, Eddard, Jon, Arya, Tyrion, Sansa, si passano il testimone non sempre secondo questo ordine, portando avanti la storia sullo stesso piano temporale. Bran, 7 anni, partecipa per la prima volta all’esecuzione di un uomo isieme al padre, Eddard Stark, Lord di Grande Inverno, al fratello Robb e al fratellastro Jon Snow.
Sulla via del ritorno il gruppo si imbatte in una metalupa morta (animale simbolo della loro casata). Questo animale leggendario, sparito da secoli, aveva appena dato alla luce 6 cuccioli: uno per ogni figlio di Eddard Stark. Dopo pochi giorni, a Grande Inverno, arriva Re Robert Baratheon con buona parte della sua corte per offrire all’amico il ruolo di Primo Cavaliere del regno, incarico ricoperto fino ad allora dal defunto Jon Arryn. Dopo l’iniziale reticenza, Eddard si ritrova ad accettare suo malgrado: Catelyn, sua moglie e sorella della vedova riceve da questa un messaggio segreto, nel quale rivela che il marito è stato assassinato.
Iniziano così le indagini per scoprire le prove tangibili dell’omicidio, prove che potrebbero portare un grosso squilibrio nell’assetto della famiglia reale, perché proprio vicino al Re si nascondono i colpevoli. Intanto, al di là del mare, in terre lontane, gli ultimi due eredi del Re folle, stringono alleanze e contrattano matrimoni potenti, guardando quel confine d’acqua farsi sempre più labile e la riconquista del trono più vicina. Intrighi, tradimenti, misteriosi incidenti, vi terranno incollati alle pagine, i personaggi finemente tratteggiati, vi corteggeranno finché non parteggerete per l’uno o per l’altro, conquistando così il nostro cuore.

Carlo Di Stanislao

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