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Ramen: la ricetta originale della famosa zuppa giapponese

Ramen: la ricetta originale della famosa zuppa giapponese

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Il ramen è una tipica zuppa di spaghetti, o noodles, della cucina orientale, molto diffusa in Giappone, anche se di origini cinesi. Scopriamo insieme come preparare il ramen in casa e le sue varianti.

Il ramen è una ricetta tipica della cucina orientale, nato in Cina ma diffusasi rapidamente in Giappone. In origine era realizzato con le ossa di maiale e pollo, essendo la carne un alimento di lusso. È una ricetta gustosa e molto bella da vedere nelle caratteristiche ciotole. Per realizzarla si possono trovare gli ingredienti nei negozi alimentari orientali, ma se abitate in un piccolo centro potete trovarli anche online, o sostituirli con altri ingredienti suggeriti nella nostra preparazione.

Come si prepara il ramen

Cominciate togliendo il grasso e legando la carne di maiale con uno spago da cucina. Al posto del maiale, potete usare il petto di pollo, la fesa o carrè di vitello. Adagiate la carne su una teglia oleata adatta alla cottura su fornello e in forno, aggiustate di sale e lasciare rosolare su tutti i lati a fiamma media. Quando la carne avrà preso colore in modo uniforme ponetela in forno statico a 170° per 40 minuti, oppure in ventilato a 150° per 30 minuti. Terminato il tempo di cottura, togliete la carne dal forno e lasciate che si intiepidisca per poi tagliarla a fettine sottili.

Versate in una pentola dell’acqua, l’aglio fresco o in polvere, il sakè, la salsa di soia, lo zenzero grattugiato, il miso e l’olio di sesamo (o olio di oliva a scelta). Cuocete circa 5 minuti mescolando di continuo, dopodiché filtrate il brodo con un colino e mettetelo da parte. In un altro pentolino mettete a scaldare dell’acqua, aggiungeteci le uova al momento della bollitura e lasciatele cuocere per circa 4 minuti. Le uova non devono essere completamente sode ma, all’interno, devono restare cremose. Sgusciatele e mettetele da parte. Adesso dovete mettere a bollire l’acqua in un pentolino per cuocere gli spaghetti per il ramen e cuocerli secondo le indicazioni riportate sulla confezione. In genere i tempi di cottura si aggirano sui 5 minuti.

Scolate gli spaghetti e divideteli in quattro piatti fondi o ciotole. Versate il brodo, ricoprite con le fettine di carne e mettete un uovo sodo tagliato a metà in ogni piatto. Per tagliare l’uovo in due usate un filo per evitare che si rompa. Guarnite il piatto con il gambo dei cipollotti tritato e il naruto fatto a fette o, in mancanza, con del surimi. Il naruto, o kamaboko, infatti, è un prodotto realizzato con surimi e pesce bianco frullati e colorati di rosa ma anche di rosso per i giorni di festa. Potete arricchire il ramen con pezzi di alga nori e cipollotti tritati. Il vostro ramen è pronto per essere gustato con le bacchette o, per chi non riesce a usarle, con le tradizionali posate occidentali.

Dalla ricetta originale del ramen potete omettere il sakè mentre il miso si può sostituire con brodo vegetale realizzato anche con del granulare. Ovviamente il sapore finale sarà diverso.

Conservazione
Il ramen va mangiato caldo, ma, se si preferisce, il brodo e la carne possono essere preparati il giorno prima e conservati in frigorifero in due contenitori ermetici separati. Se si vuole conservare per più giorni la preparazione, congelate separatamente sia il brodo che la carne, se non è già decongelata. Gli spaghetti vanno sempre cotti al momento.

Come preparare il brodo per il ramen
Aggiungiamo all’acqua il cipollotto (lasciando qualche gambo per la decorazione finale), l’aglio e lo zenzero e facciamo bollire. A questo punto aggiungiamo la salsa di soia, il sake, il sale e l’olio di sesamo e facciamo cuocere per 20 minuti.

Come cucinare la pasta
Facciamo bollire l’acqua e aggiungiamo i noodles, facendo attenzione a non scuocerli, basterà infatti poco tempo perché siano pronti (circa 3 minuti). Per il Ramen sono meglio al dente che scotti.

Come cuocere le uova
Mettiamo le uova in un pentolino con l’acqua, facciamo bollire e lasciamo cuocere per 4 minuti. Le uova non devono essere completamente sode, ma un po’ cremose.

Per concludere la preparazione, tagliamo il gambo del cipollotto a dadini. In una ciotola mettiamo il brodo, aggiungiamo la pasta, l’uovo tagliato a metà (per il lato lungo e con l’aiuto di un filo) e decoriamo con il cipollotto.

Ramen senza glutine
Per preparare il ramen senza glutine è sufficiente usare una salsa di soia con certificazione gluten free e come pasta dei noodles originali di grano saraceno o, in sostituzione, spaghetti di riso. Per sicurezza è meglio anche omettere il miso, considerato alimento a rischio per i celiaci.

Ramen senza brodo: i noodles fritti
Per la preparazione dei noodles fritti mondate un peperone rosso, uno verde, una carota e 100 gr di funghi champignon. Fate i peperoni e la carota a listarelle e i funghi a fettine. Mettete in un padella wok un filo d’olio e uno scalogno tritato e, quando quest’ultimo si sarà appassito, aggiungete le verdure e fatele saltare qualche minuto in padella. Aggiungete il peperoncino, 100 gr di germogli di soia e continuate la cottura. Dopo circa dieci minuti aggiungete aceto di mela, salsa di soia e aggiustate di sale. Lasciate insaporire e spegnete il fuoco. Lessate i noodles in acqua salata per 2 minuti, passateli sotto un getto di acqua fredda e divideteli in quattro parti. Poggiate gli spaghetti su un foglio di carta assorbente e mettete a scaldare dell’olio di semi in una padella. Quando sarà caldo, adagiatevi la prima porzione di spaghetti dandogli forma con un forchettone. Girate per far dorare su ambo i lati, poi togliete dal fuoco e procedete fino ad aver fritto tutta la pasta. Disponete ogni nido di noodles su un piatto e ricoprite ognuno con le verdure. Servite i noodles fritti ancora caldi.

Le origini del ramen
Il ramen nasce in Cina per poi arrivare in Giappone, anche se non c’è accordo sul quando e sul come compie questo viaggio. La tessa etimologia del termine è dibattuta: secondo alcuni deriva da “la mian” (tagliatelle tirate a mano), secondo altri da “laomian” (tagliatelle antiche), secondo altri ancora da “lǔmiàn”, ovvero tagliatelle con una salsa ricca di amido. Un’altra teoria, infine, vuole che il termine ramen derivi da “lāomiàn”, ma che si debba seguire la traduzione cantonese dove significa “mescolare”, facendo riferimento alla cottura della pasta. Di fatto dopo il 1950 il ramen cambia nome passando da shina soba (pasta di grano saraceno cinese) a chūka soba, che ha lo stesso significato ma è più politically correct. Il boom del ramen, però, arriva nel 1958, quando Momofuku Ando ne inventa la versione istantanea, ancora oggi venduta nei negozi di tutto il mondo. Gli amanti di questa ricetta possono visitare il Shinyokohama Ramen Museum a Yokohama, aperto nel 1994.

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