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25 atenei universitari immaginano la Roma del futuro al maxxi.

25 atenei universitari immaginano la Roma del futuro al maxxi.

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Come sarà Roma tra 10 anni? 473 studenti e 100 docenti di 25 università di tutto il mondo provano a dare una risposta con il progetto di ricerca ‘ROMA 20-25 – Nuovi cicli di vita della metropoli / New Life Cycles for the Metropolis’, frutto della collaborazione tra la città di Roma, il MAXXI Architettura e le Università coinvolte.

I 25 progetti per la Roma del futuro saranno esposti al MAXXI da sabato 19 dicembre al 17 gennaio. L’inaugurazione della mostra sarà venerdi’ 18 dicembre alle ore 19:00, preceduta, a partire dalle 15:30, dal talk conclusivo del progetto (Auditorium del MAXXI, ingresso libero), cui parteciperanno tutti gli atenei coinvolti, 12 italiani e 13 internazionali, tra cui Princeton, la Columbia University di New York, il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Genova, l’ETH di Zurigo, la South China University of Technolgy di Guangzhou e ancora l’Università degli studi di Napoli Federico II, lo IUAV di Venezia e molti altri.

Una città immaginata sulla base di un programma elaborato da un Comitato Scientifico composto da Giovanni Caudo – già Assessore alla trasformazione urbana di Roma Capitale, Pippo Ciorra – Senior Curator Architettura della Fondazione MAXXI, Vittoria Crisostomi – Programmazione e attuazione urbanistica di Roma Capitale, Cesare Ferrero – Country manager di BNP Paribas Real Estate in Italia, Francesco Garofalo – Universita’ G. D’annunzio di Chieti-Pescara, Margherita Guccione – Direttore MAXXI Architettura, Piero Ostilio Rossi – La Sapienza, Università di Roma.

ROMA 20-25 trae ispirazione da Roma Interrotta progetto promosso nel 1978 da Incontri Internazionali d’Arte e ideato da Piero Sartogo che chiese a 12 architetti di immaginare la Roma del futuro sulla base della pianta del centro storico realizzata da Giovan Battista Nolli nel 1748. Questa volta però l’idea guida è quella di una griglia di 50 km di lato che misura la città metropolitana, con 25 quadrati di 10 chilometri, e che corrisponde di fatto al vasto perimetro della vita sociale ed economica della citta’ di oggi, un territorio la cui vastita’ non e’ stata finora mai definita, ma il cui perimetro si estende dal Soratte ad Ardea.

Paesaggio come riposta alla dispersione urbana, riciclo e riuso del costruito, nuovo rapporto con il mare e il fiume, agricoltura urbana, coinvolgimento delle comunità locali, infrastrutture che rompano il disequilibrio tra centro e periferia sono alcune delle proposte in mostra. Una Roma molteplice dunque, distribuita su un territorio di 2.500 chilometri quadrati, presentata da 25 punti di vista diversi e altrettanti spunti progettuali che restano in eredità alla città. L’allestimento, disegnato dalle singole università, restituisce le analisi e le proposte per i 25 quadrati, e comprende installazioni, disegni, video e schemi che dialogano con i caratteri del territorio, le sue peculiarità e potenzialità, proponendo strategie e tattiche di intervento per l’abitare a Roma, un territorio che è diventato metropoli, ma che spesso ha i caratteri di un paese, le tracce di una città, la forza del paesaggio.

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