Home News Cinema Luce su Scarlett, con qualche ombra
Luce su Scarlett, con qualche ombra

Luce su Scarlett, con qualche ombra

32
0

(Di Carlo Di Stanislao) Nonostante la tiepida accoglienza che gli è stata riservata in apertura al Festival di San Sebastian, proiettato il 6 agosto in piazza grande ed in prima mondiale, “Lucy” di Luc Besson, strano ibrido, a metà tra fantascienza, thriller e documentario naturalista, è una operazione ardita ed ammirevole, un’originale tentativo di ibridazione di generi, che mostra con quanto coraggio Besson si sforza di rinnovarsi sempre.

Secondo il pubblico del Pardo e la critica, però, in questo caso l’ambizione non paga e “Lucy” è pretenzioso e grossolano nonostante il messaggio cyberspirituale suggerito nell’ultima sequenza.

Con continui rimandi a film cult come “Matrix” e “2001: Odissea nello spazio” e citazioni colte (ad esempio la creazione dell’Adamo da parte di Michelangelo), il film è debole scarso in situazioni ed intuizioni, dal respiro corto e dalla immaginazione debole.

Chi appare splendida, fra quinte reboanti ma poverissime, è invece Scarlett Johansson, qui icona consacrata al culto della bellezza inestinguibile al cinema, che ricorda movenze e la sensualità senza fine delle  “Les Belles Endormies di Balthus, Matisse, Picasso a Brancusi e Dalì, messe in scena fino al 2 novembre al Musée Bonnard di Le Cannet e che qui ricorda e molto da vicino (per volere di Besson, evidentemente), la Brigitte Bardot con letropeziens di Piace a troppi, Et Dieu crea la femme, o delle foto d’autore scattate per lo più a Parigi e alla Madrague, da Gérard Schachmes, con gli amati cani e con il marito Bernard.

Grazie alla protagonista (ma bravo è come semmpre anche Morgan Freedman) ed una mestiere consolidato, comunque sono certo che il sarà un blockbuster, sicché gli strali della critica saranno solo punture di zanzara per un colossal che si è assicurato la distribuzione in un’ottantina di paesi, primo tra tutti gli Stati Uniti.

Il film, fotografato da Thierry Arbogast, che ha filmato anche la fotografia di “Cose nostre – Malavita” e “Angel-A”, scritto dallo stesso Besson, girato in gran parte a Taipei, che racconta la storia di una donna casualmente coinvolta in loschi affari ma comunque in grado di prendersi la rivincita sui propri ricattatori, trasformandosi in una spietata guerriera capace di superare ogni logica umana, uscirà nelle nostre sale il 25 settembre e, perora, gira sul web la la graphic novel interattiva creata dalla Universal che vede la giovane protagonista cambiare radicalmente in sole 12 ore, accettare di trasportare della droga per soldi, ingoiare quindi le sostanze che però la rendono un’altra: la sua mente inizia ad avere dei poteri sovrannaturali che crescono e, col passare del tempo, non solo riesce a far fare al suo corpo cose mai fatte prima, ma arriva a influire anche sul mondo che la circonda: sposta gli oggetti e le persone con la sola forza delle mente.

Vedi: https://it.cinema.yahoo.com/blog/multisala/lucy-scarlett-johansson-graphic-novel-esclusiva-111115312.html

(32)

tags:

By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close